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Sparrhorn: quando il sogno diventa realtà

di Lodovico Marchisio e Massimo Viglietti 

Ci sono zone di montagna che affascinano per gli aloni di mistero da cui sono circondate e da bellezze inimmaginabili, di cui la nostra Italia trabocca. Meno conosciute, perché fuori dal nostro territorio e non girato l’angolo, è anche in Svizzera il “Grosse Aletschgletscher” che è il più esteso ghiacciaio d’Europa, di tipo "vallivo", il cui nome deriva da una delle più elevate vette che dominano la zona, l'Aletschhorn e si presenta come un vasto altopiano glaciale pressoché pianeggiante.

Il grande ghiacciaio dell'Aletsch è uno spettacolo di rara bellezza e non si può sfuggire al fascino di questo gigante che misura 23 km di lunghezza e che si estende dalla regione della Jungfrau (oltre i 4000 m) fino ai 2500 metri di altitudine della gola della Massa sotto Belalp. Il ghiacciaio, riconosciuto dal 2001 patrimonio dell’UNESCO, è meta di numerosi alpinisti e sci-alpinisti ed è inoltre anche ambita destinazione degli studiosi e degli appassionati di speleologia glaciale, che ne discendono i grandi crepacci a pozzo verticale e le tante spaccature che sprofondano nel corpo glaciale in molti casi per decine di metri. Questo ghiacciaio si può ammirare da diverse angolature, ma il punto di maggior spettacolarità e da Fiesch, salendo in funivia al Fiescheralp e alla stazione terminale dell’Eggishorn (2869 m) da cui (per i più ardimentosi) si può abbinare a questo scenario incredibile una curiosa e insolita “via ferrata” che si raggiunge scendendo in breve dalla stazione terminale e che in 2 ore porta in cima all’Eggishorn (2926 m), raggiungibile anche in mezz’ora per sentiero turistico (belvedere unico).

Se si hanno però più giorni a disposizione e si vuole compiere qualcosa di veramente inconsueto, come è nostra abitudine proporre, consigliamo di recarsi al ponte sospeso di Belalp–Riederalp che è una delle attrazioni principali dell'Aletsch Arena.

Quest’opera architettonica misura 124 metri e si trova su uno strapiombo profondo 80 metri, la Gola della Massa, alle porte del grande ghiacciaio dell'Aletsch. Attraversarlo è un'esperienza impressionante e adrenalinica. Occorre però munirsi di un biglietto circolare per il ponte sospeso di Belalp-Riederalp includendo quest’attrazione un'escursione circolare di 5 ore davvero unica. I biglietti per i relativi impianti di collegamento e gli spostamenti in treno da e verso Briga sono compresi nel biglietto circolare. Questo itinerario si consiglia di percorrerlo da Belalp a Riederalp. L’offerta (i prezzi variano da stagione a stagione) comprende il tragitto in “autopostale” da Brig a Blatten bei Naters, l’andata in cabinovia da Blatten a Belalp, il viaggio in funivia nell’Aletsch Arena e la corsa in treno da Fiesch a Brig (o viceversa). Il biglietto circolare è acquistabile presso il personale di bordo dell’autopostale e presso gli impianti di risalita di Belalp e dell’Aletsch Arena.

Ovviamente per offrire ai nostri lettori un quadro completo di quanto può offrire il territorio in esame siamo saliti, per un affascinante e ben attrezzato sentiero, in cima allo Sparrhorn (3024 m) da cui avrete un’altra inquadratura laterale e insolita dell’Aletschgletscher, notando anche il ritiro del sottostante Beich Gletscher, sul quale la vetta dello Sparrhorn precipita a picco. 

Ed eccovi la descrizione dettagliata di questa salita.

La via di salita che vi proponiamo è ad anello ed è quanto di più completo si possa fare per gustare appieno una cima. Va aggiunto per correttezza che vi è la possibilità di abbreviare notevolmente il percorso, per chi per vari motivi non si senta di affrontare i quasi 1000 m di dislivello che comportano questa salita, usufruendo dal 15 luglio al 15 agosto dell’apertura straordinaria della seggiovia a sei posti che in 10 minuti a piedi dall’arrivo della funivia di Belalp in località Bruchegg (2130 m) vi conduce ai 2664 m della stazione di arrivo denominata Hohbiel dalla quale in un’ora e mezza con soli 357 m di dislivello potete accedere facilmente alla vetta, anche se per gustarla appieno si consiglia di partire a piedi (per chi se la sente) da Belalp a 2094 m di quota (come abbiamo fatto noi). 


ITINERARIO

Sparrhorn, 3021 m
È il “tremila” più frequentato della zona perché è stato tracciato con segni bianchi e rossi e cartelli indicatori. Il sentiero marcatissimo è accattivante e nell’unico punto che potrebbe creare qualche difficoltà è stato attrezzato con gradini intagliati nella roccia e rifiniture naturali del terreno per adattarle al passaggio di chi ne sale la superba cima.

Difficoltà: Escursionistica

Acceso stradale: Da qualunque zona limitrofa a Torino si provenga, prendere la tangenziale in direzione di Milano. Immettersi quindi sull’autostrada per Milano (A4) fino alla deviazione di Gravellona Toce. Percorrere tutta la superstrada che conduce al Colle del Sempione raggiungendo il colle, superarlo e scendere in direzione di Briga. Da qui prendere in direzione di Naters, sino a raggiungere Blatten (1327 m). Parcheggiare l’auto e prendere la funivia per Belalp (2094 m), da cui inizia il percorso a piedi.

Dislivello: 927 m

Ore salita: 2,30 h/3 h

Ore discesa: 1,30 h

Totale ore: (senza soste) 4 h

Descrizione itinerario di salita: Dall’arrivo della funivia di Belalp si prende la stradina in leggera salita che poi traversa in maniera pianeggiante verso destra (verso di salita) fiancheggiando delle magnifiche villette in legno in località Lüsga (2120 m) per proseguire poi in piano (1 Km circa dall’arrivo della funivia) fino all’Hotel Belalp (2130 m) da cui vi è un panorama eccezionale sull’Aletschgletscher  e la scritta “UNESCO – Panoramaweg”. Da qui parte il sentiero principale che sale allo Sparrhorn segnato con grossi segni rossi e bianchi. Il sentiero è sempre ad ampi tornanti per non affaticare troppo l’escursionista e dopo alcune giravolte arriva al pilone del Tyndaldenkmal (2351 m), menhir eretto in memoria del celebre naturalista e alpinista John Tyndall. Il sentiero prosegue su ampi pascoli d’alta montagna sino ad un piccolo caseggiato ove arriva la seggiovia stagionale di cui si è parlato all’inizio (2664 m) ove pascola una curiosa qualità di pecore locali. Qui è ben visibile il cartello che segnala 1 h alla vetta, ma in realtà la valutazione è molto tirata perché da qui ci vuole ancora un’ora e mezza buona per superare i 357 m che ci dividono dalla cima. Il sentiero comunque prosegue con un lungo traverso verso destra, sempre largo e agevole, fino all’impennata finale dove sono stati posti dei gradini in legno e facilitato il tratto esposto con intelligenti zigzag che ci permettono di pervenire alla spalla (2730 m) da cui si sale direttamente all’anticima. Da qui è ben visibile la croce di vetta che si raggiunge in circa 15 minuti compiendo prima un traverso che conduce al salto finale che si supera senza difficoltà perché ben scavato nella roccia. Arrivati alla croce di vetta si può godere di un panorama eccezionale a 360 gradi sulle montagne circostanti e sui colossi alpini che sovrastano l’Aletschgletscher.

Segno di vetta: Croce in legno e cassetta metallica contenente il libro di vetta per le firme dei salitori e per rilasciare eventuali vostre impressioni.


Descrizione itinerario di discesa: Dalla cima, dopo le foto di rito, si segue lo stesso itinerario della salita fino alla stazione d’arrivo della seggiovia. Da qui è possibile seguire la traccia lungo i pali, che anche se meno edificante del sentiero e non contrassegnata dalle tacche bianche e rosse, abbrevia di molto il percorso. Arrivati alla partenza della seggiovia si riprende l’ultimo tratto della stradina che riporta a Belalp, stazione di arrivo della funivia. 


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