img

Guardaparco e aspiranti istruttori CAI si incontrano al Rifugio Pontese

Nel mese di Settembre si è svolto nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso un incontro tra i futuri istruttori d’alpinismo del CAI e i guardaparco. L’iniziativa è nata dalla collaborazione tra Ente Parco e la Commissione Interregionale Scuole di Alpinismo, Scialpinismo e Arrampicata Libera (CNSASA) del CAI di Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta (LPV). 

La CNSASA-LPV ha organizzato nell’anno 2016 il VII° Corso per Istruttori di Alpinismo e Scialpinismo. Gli aspiranti istruttori devono sostenere prove pratiche e prove didattiche. Le prove didattiche includono la verifica delle conoscenza di flora e fauna dell’ambiente alpino.

Una delle finalità del sodalizio del CAI è la conoscenza delle montagne e la difesa del loro ambiente naturale, ma per molti candidati l’argomento diventa uno studio mnemonico di nozioni che si dimenticano in breve tempo. Gli istruttori del CAI sono un riferimento per centinaia di neofiti che ogni anno si iscrivono ai corsi delle scuole d’alpinismo per praticare attività in montagna. I neofiti sono accompagnati dagli istruttori nella loro prime esperienze di fruizione dell’ambiente alpino. Con questa premessa è nato il tentativo di trasmettere ai candidati istruttori in modo coinvolgente e diretto concetti, informazioni e regole di fruizione dell’ambiente alpino che a loro volta potranno insegnare con maggiore entusiasmo ai loro allievi. La divulgazione della conoscenza contribuisce a proteggere l’ambiente alpino.

Lo svolgimento del cosiddetto modulo di roccia del corso richiede tre giorni d’esame in ambiente di media montagna e la scelta è caduta sul Rifugio Pontese nel Vallone di Piantonetto, nel cuore del Parco del Gran Paradiso, un contesto ideale per la finalità dell’evento. L’Ente Parco ha disposto la presenza dei responsabili del servizio di sorveglianza Stefano Cerise e Paolo Guglielmetti.

L’incontro è avvenuto al termine di una gradevole giornata d’arrampicata sulle pareti di granito della Valle Orco, nell’accogliente e raccolto ambiente del rifugio e con la complicità di un delizioso rinfresco offerto dalla gestrice Mara.

Dopo i primi minuti di presentazioni ufficiali i guardaparco hanno raccontato alcune delle eccellenze del Parco. La capacità comunicativa dei guardaparco unita alla disponibilità ha fatto immediatamente nascere un intenso scambio di domande e risposte che ha coinvolto candidati e loro esaminatori, in totale una trentina di persone. Era facilmente immaginabile che stelle alpine, genepy, camosci, stambecchi, marmotte, aquile, gipeti e lupi avrebbero fatto da padrone, ma regolamenti, norme di comportamento, ricerca scientifica e servizio di sorveglianza hanno destato un interesse superiore alle aspettative. Il Parco è stata una scoperta anche per i frequentatori abituali aiutandoli a diventare maggiormente consapevoli dell’impatto della loro attività alpinistica.

Al termine dell’incontro le domande non erano esaurite e i partecipanti hanno dimostrato l’apprezzamento per l’iniziativa e il clima informale in cui si è svolta. La totalità dei presenti sono attivamente impegnati nelle rispettive sezioni e scuole di appartenenza e non hanno mancato di manifestare la richiesta di ripetere analoghe iniziative di collaborazione tra il CAI e il PNGP.

Potrebbe interessarti anche:

La Valle dei Corbezzoli

Gian Piero Porcheddu

I 90 anni del Rifugio Mezzalama

Enrico Vaglio Laurin

La Falesia diffusa in Valle dell'Orco: Piccolo Half Dome, Prima e Seconda Torre di Noasca

Andrea Giorda & Claudio Battezzati